Un poema cinematografico onirico su un omicidio nella Palestina occupata, in cui Qais Al-Zubaidi usa il disegno, la poesia, la musica, il fonografo e la pantomima con il suo virtuosismo tecnico ed espressionismo formale. Con poesie di Mahmoud Darwish, Samih al-Qasim e Tawfiq Ziad.